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Guerra Ucraina: il Mite dichiara il pre-allarme gas

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Lo stato di pre-allarme, primo dei tre livelli di criticità presenti dal piano di emergenza gas è stato da poco dichiarato dal ministero della Transizione Ecologica.

Il Mite dichiara che al momento le forniture di gas restano regolari e adeguate a soddisfare la domanda, ma che il livello di “pericolosità della minaccia alle forniture” derivata dalla guerra tra Russia e Ucraina obbliga a prendere provvedimenti adeguati.

Dalla nota pubblicata sabato 26 febbraio sul sito Snam, lo stato di pre-allarme è stato comunicato “considerato l’attuale stato di guerra presente tra la Federazione Russa e l’Ucraina e che tale situazione insiste sul territorio attraverso cui passa gran parte delle forniture di gas naturale che approvvigionano il sistema italiano”.

 

Guerra Ucraina: le azioni legate allo stato di pre-allarme gas.

Considerando che “il livello di pericolosità della minaccia alle forniture e sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato in ottemperanza del Regolamento UE 2017/1938, da cui derivano gli attuali piani di azione preventiva e di emergenza”.

 

Anche se, teoricamente, il livello di pre-allarme gas venga dichiarato solo nel caso di una riduzione effettiva delle forniture il governo ha “ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali, come discusso anche in sede europea durante l’ultima riunione del Gas Coordination Group dl 23 febbraio”.

 

L’obiettivo, dichiara il Mite, è anche “sensibilizzare gli utenti del sistema gas nazionale della situazione di incertezza legata al conflitto citato anche in relazione all’attuazione dell’Atto di indirizzo del Ministero della Transizione Ecologica del 24 febbraio 2022, benché la situazione delle forniture sia al momento adeguata a coprire la domanda interna”.

Lo stato di pre-allarme gas prevede, tra le diverse misure, che gli operatori gas siano tenuti al massimo rispetto delle previsioni di prelievo e immissione.

In questa fase non è previsto l’avviamento delle misure più consistenti, dette “ non di mercato”.

Al momento, vengono affidate agli operatori l’attuazione di azioni di mercato come:

l’aumento delle importazioni, usufruendo della flessibilità dei contratti in essere;

la riduzione della domanda di gas derivante da contratti di natura commerciale che prevedono la possibilità di interruzione;

l’impiego di combustibili di sostituzione alternativi negli impianti industriali, in base a particolari accordi o clausole nei contratti di fornitura.

 

Snam è chiamata a svolgere un monitoraggio costante della situazione, informando tempestivamente l’Autorità competente, mentre Terna è incaricata di comunicare al ministero, con cadenza settimanale, le previsioni di domanda gas per uso termoelettrico.

 

Fonte: Staffetta Quotidiana

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