Prezzo del Gas

Prezzo del gas: tra incertezze, ritorni e conferme

Il prezzo del gas metano, dopo mesi di crescita vertiginosa, torna per la prima volta a scendere. Si tratta di una notizia tendenzialmente positiva se non fosse per la generale instabilità e fragilità del mercato del metano.

In questo clima d’incertezza e di sfiducia molte famiglie hanno reagito cercando fonti energetiche alternative, in alcuni casi riscoprendo la legna e addirittura il gasolio.

Il prezzo del gas fa crescere il Pellet. In tutti i sensi.

Il Pellet ha da subito attirato l’attenzione dei consumatori spaventati dagli aumenti di prezzo del gas. Ben presto però anche il costo del Pellet è salito, fino a renderlo non più così vantaggioso. Insomma, anche il combustibile derivato dagli scarti del legno ha subìto le influenze e in molti casi la speculazione di un mercato al momento davvero instabile.

Esistono diversi motivi per cui il prezzo del Pellet è aumentato così tanto negli ultimi mesi:

  • L’aumento della domanda.
  • La dipendenza dai paesi da cui proviene la materia prima (legna scartata). Tra questi paesi troviamo di nuovo Russia e Ucraina.
  • Il limite alle esportazioni legate al conflitto.

Il prezzo del gas e il ritorno alla legna.

Quando il prezzo del gas diventa insostenibile, guardare al passato sembra la soluzione migliore. Ecco quindi che i caminetti in casa, un tempo relegati ad opera pressoché decorativa, ora riconquistano un ruolo centrale nella vita e dell’economia domestica.

Tutto bene, finché la crescita della domanda di legna non ha spinto il prezzo della legna verso l’alto.

Prezzo del gas e alternative: quanto costano all’ambiente.

Da non sottovalutare, infine, l’impatto negativo della combustione della legna e del Pellet sull’ambiente. Non sempre, infatti, adottare soluzioni apparentemente “tradizionali” risulta essere la scelta migliore.

Se prendiamo in considerazione gli inquinanti più pericolosi, come il particolato, troviamo valori praticamente nulli nel gas naturale e nel il GPL, rispetto alla legna e al Pellet. Lo stesso vale anche per le emissioni di Benzo(a)pirene, altra sostanza particolarmente inquinante.

Risparmio sì, ma attenzione agli effetti collaterali per la salute umana e dell’ambiente in generale.

Il GPL di WTS Gas: un’ottima risposta al problema “prezzo del gas”.

In un momento di profonda incertezza, il GPL di WTS Gas rappresenta una rassicurante fonte di certezze:

– La certezza di essere indipendente dalle dinamiche economiche e politiche di approvvigionamento legate al conflitto russo-ucraino.

– La certezza di serbatoi nuovi di fabbrica e certificati CE, in grado di garantirti a famigli e imprese tutta la sicurezza che meritano.

– La certezza di una fornitura sempre puntuale, grazie ad una vasta rete di distribuzione territoriale e a un’assistenza rapida e risolutiva.

– La certezza di prezzi sempre trasparenti, calcolato sulla base del listino internazionale energia, che puoi vedere in ogni momento dal sito WTS Gas.

Oltre ad un prezzo del gas conveniente, con WTS Gas puoi avere:

  • Supporto tecnico specializzato.
    Qualunque sia la tua esigenza, troverai sempre un esperto pronto a darti la risposta migliore.
  • Servizio clienti efficiente.
    Il nostro servizio clienti è interno all’azienda, così puoi affidarti sempre a un’assistenza puntuale, rapida e risolutiva.
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    Grazie a più di 60 anni di esperienza della casa madre nella costruzione di serbatoi, WTS Gas conta su una solidità e su una qualità superiore.

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Aumento prezzo Metano l'alternativa è il GPL di WTS Gas

Bollette Metano: prezzi mai così alti, complice l’incidente Nord Stream

Aumento prezzo Metano l'alternativa è il GPL di WTS Gas
Gas Metano: atteso un ulteriore rialzo del 70%.

Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha dichiarato che è atteso un ulteriore rialzo del 70% del gas metano.

 

Per conoscere il dato effettivo è necessario attendere la fine del mese di ottobre, in quanto con il nuovo meccanismo di calcolo dell’ARERA, «le variazioni saranno mensili e si determineranno con i prezzi effettivi del mese concluso», ricorda Tabarelli.

 

In base ai prezzi prevalenti in questo momento sul mercato spot del PSV (Punto di Scambio Virtuale, cioè il mercato all’ingrosso italiano), ampiamente più basso del TTF di Amsterdam, Tabarelli teorizza: «assumendo che questi si stabilizzino su tutto il mese di ottobre, si avrebbe una variazione del 70% della tariffa del gas al tutelato a 210 centesimi per metro cubo. Sarebbe un valore straordinariamente alto rispetto ai 70-80 centesimi su cui la tariffa ha oscillato per anni».

 

Continua l’emergenza, anche secondo l’ARERA.

Durante l’Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore, Massimo Ricci (ARERA), ha sottolineato come: «i prezzi del prossimo trimestre purtroppo ci ricorderanno che viviamo ancora in una fase emergenziale».

 

Una fase resa ancora più critica dal recente incidente al gasdotto Nord Stream che ha provocato l’immediato rialzo dei prezzi del gas metano, ben oltre le previsioni.

 

Aumenti gas e luce: le previsioni delle associazioni dei consumatori.

Il tema dei rincari è oggi, come non mai, sotto l’osservazione attenta delle associazioni dei consumatori. Assoutenti fa notare come nei i primi 9 mesi del 2022 la bolletta del gas abbia raggiunto una cifra pari a 1.516 euro a famiglia. Un dato più alto del 93% rispetto al 2020. L’associazione è preoccupata di come nuovi «inevitabili rincari» si potranno eventualmente susseguire fino a dicembre. In generale, sottolinea Assoutenti, c’è un concreto rischio che le bollette possano crescere in modo esponenziale fino a dicembre, considerando l’incidente delle due linee del Nord Stream, il nuovo metodo di calcolo scelto da ARERA per l’aggiornamento delle tariffe e la mancanza di disponibilità di gas in Italia per la stagione invernale.

Consumerismo No profit, altra associazione di consumatori, teme «enormi rialzi» sulle tariffe di luce e gas entro la fine del 2022.

 

Aumenti di prezzo molto ridotti per il GPL.

Il GPL, rispetto al metano, è indipendente dagli attuali problemi di approvvigionamento con la Russia. Questo significa che anche le dinamiche commerciali sono totalmente diverse e il tutto si traduce in prezzi più leggeri.

Il GPL rappresenta oggi un’ottima alternativa al metano, grazie alla sua convenienza e alla sua affidabilità nel tempo. Per questo sempre più famiglie e aziende italiane scelgono di cambiare, liberandosi così da una dipendenza ogni giorno più costosa.

 

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Guerra in Ucraina: Gazprom comunica la riduzione del 50% dei flussi di gas all’Italia.

Guerra in Ucraina: Gazprom comunica la riduzione del 50% dei flussi di gas all’Italia

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Ennesima decisione unilaterale da parte della Russia e senza spiegazioni. Il prezzo del gas sale verso i 135 euro a MWh.

 

Gazprom ha da poco comunicato a Eni che oggi fornirà solo il 50% della richiesta giornaliera di gas, pari a circa 63 milioni di metri cubi.

Eni, in una nota sull’approvvigionamento di gas dalla Russia, conferma che le richieste sono state soddisfatte solo in modo parziale “con quantità effettive consegnate pressoché invariate rispetto ieri”.

Gasdotto Tap, Algeria e rigassificatori hanno coperto quasi totalmente la domanda interna di gas, da quando il 15 giugno Gazprom ha avvisato Eni di aver tagliato le forniture destinate all’Italia.

Si tratta di una decisione unilaterale, senza alcun preavviso e senza spiegazioni. Una situazione preoccupante che si somma all’ulteriore riduzione dei flussi destinati alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream (-67 milioni di metri cubi al giorno). 

 

Il governo rassicura: pronto a mettere in campo contromisure.

Nella giornata di ieri il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha comunicato che la riduzione delle forniture di gas, al momento, ha prodotto “un danno limitato” e che la situazione “è sotto controllo”.

Cingolani aggiunge: “Certo che, se questa riduzione di fornitura dovesse perdurare, a inizio della prossima settimana il governo è pronto a mettere in campo contromisure”.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha riferito che la Russia mente quando dichiara che le riduzioni di forniture non sono premeditate, ma legate a problemi di manutenzione. “Sia la Germania che noi, e altri, crediamo che queste siano bugie. In realtà c’è un uso politico del gas, così come stanno usando il grano per fini politici”, ha affermato il presidente del Consiglio.

 

Riduzione del 50% dei flussi di gas: il prezzo del gas sale ancora.

Il prezzo del gas in Europa oggi, sale del 7,3% a 133,50 euro per MWh. “Nei mercati del gas, la riduzione della dipendenza dalle importazioni di gas naturale russo da parte dell’UE è abbastanza simile a quella che si sta manifestando nei mercati globali del greggio. Tuttavia, a differenza dei mercati globali del greggio, non è possibile reindirizzare gran parte delle molecole russe spostate verso altri Paesi. Data la mancanza di connettività dei gasdotti tra i giacimenti di gas naturale occidentali e la parte orientale del Paese, la Russia non è in grado di reindirizzare quelle che un tempo erano considerate forniture europee verso i suoi altri importatori, ovvero la Cina”, ha sottolineato JP Morgan.

Fonte Milano Finanza

L'intelligenza artificiale per la riduzione dei costi

Parliamo di futuro: l’intelligenza artificiale per la riduzione dei costi energetici

Intelligenza artificiale per l'efficienza energetica

Quali sono le innovazioni che cambieranno il mondo?

Tra le novità più sorprendenti e promettenti c’è sicuramente l’intelligenza artificiale che, tra gli infiniti usi, permette di risparmiare considerevoli quantità di energia prevedendo e gestendo al meglio i processi produttivi.

 

Monitorare i consumi con l’intelligenza artificiale.

L’ottimizzazione energetica dipende in modo fondamentale dal monitoraggio dei consumi. L’intelligenza artificiale permette di avere, attraverso una gamma di strumenti avanzati, una maggiore consapevolezza dei consumi.

È possibile avere inoltre un know-how importantissimo, per definire strategie energetiche di lungo periodo, oltre che per realizzare un sistema davvero funzionale di gestione dell’energia.

 

Come l’intelligenza artificiale può ridurre i costi energetici.

Grazie alla combinazione e integrazione di software di efficienza energetica a particolari dispositivi hardware, è possibile ottimizzare le risorse e intervenire quando necessario.

Il sistema permette quindi di tenere sotto controllo e di comprendere in modo preciso le prestazioni degli apparati.

 

Come l’intelligenza artificiale intercetta le inefficienze energetiche.

Grazie agli algoritmi di machine learning è possibile conoscere, con precisione, il comportamento energetico ottimale di un’attività, di un impianto o di un edificio.
L’obiettivo è poter individuare rapidamente anomalie, in modo da prendere provvedimenti in tempo reale.


Quanto è possibile risparmiare con l’intelligenza artificiale?

Combinando gestione efficiente, continuità del processo, prevenzione degli eventi anomali e migliore rapporto fra utenze e mercato si stima sia possibile risparmiare dall’1% al 10% sui costi energetici. Una riduzione che, soprattutto per le aziende cosiddette energivore, equivale a un notevole miglioramento del bilancio aziendale.

 

 

5 buoni motivi per scegliere il GPL di WTS Gas

5 Buoni Motivi per scegliere il GPL di WTS Gas

Parliamoci chiaro, trovare il fornitore di GPL giusto non è sempre facile. Per fare la scelta giusta è necessario tener conto di tanti fattori oltre al prezzo.

Abbiamo raccolto in una breve panoramica alcuni dei vantaggi di scegliere WTS Gas più importanti per te.

Sono vantaggi importanti per la sicurezza e la serenità di tutta la famiglia.

Parliamoci chiaro, con WTS Gas puoi avere di più.

1- Più trasparenza.

I nostri contratti, tariffe e comunicazioni sono sempre semplici, chiari e senza costi nascosti. Come piace a te.

Più trasparenza, con il piano tariffario AutoMatico che lega il prezzo del tuo GPL a quello dell’autotrazione. Potrai quindi conoscere in anticipo la tariffa attraverso il sito del Ministero della Transizione Ecologica.

Più trasparenza anche con il piano tariffario RisparmiOne che ti permette di risparmiare aumentando la quantità rifornita.

Massima trasparenza anche quando si tratta di serbatoi: tutte le soluzioni comprendono il trasporto, l’installazione e la certificazione di serbatoi nuovi di fabbrica certificati CE.

In più, avrai sempre tutto sotto controllo dalla tua Area Clienti, dove potrai:

  • Verificare i consumi, consultare e stampare le fatture e i bollettini.
  • Pagare on line le fatture con carta di credito.
  • Comunicare le letture dei contatori.
  • Verificare in anticipo i prezzi applicati dei piani tariffari.
  • Verificare il livello del serbatoio.
  • Richiedere i rifornimenti.
  • Aprire richieste di assistenza.
2- Più sicurezza.

Con WTS Gas puoi contare su serbatoi progettati e costruiti per proteggere te e la tua famiglia.

Pensa che Amico GPL è il primo serbatoio interrato a doppia parete dichiarato equivalente dal Ministero degli Interni, in termini di sicurezza alle installazioni in cassa di contenimento in conglomerato cementizio.

Amico GPL è facile da installare e ispezionare, praticamente invisibile, ma soprattutto certificato CE. Più sicurezza, anche grazie al serbatoio nuovo di fabbrica e mai ricondizionato.

3- Più affidabilità tecnica e umana.

Quando ne hai più bisogno, noi ci siamo. Questo significa che puoi contare sempre su un servizio clienti attento e risolutivo.

Un servizio clienti che opera all’interno dell’azienda, in grado di offrirti sempre la migliore assistenza possibile.

4- Più libertà.

Con Formula Free puoi scegliere liberamente il contratto migliore, in base alle tue reali esigenze. Comodato, noleggio, acquisto. Sei tu a scegliere.


5- Più relax.

WTS Gas ti offre gratuitamente il Teleservizio Rex, l’innovativo sistema di telelettura che ti permette di tenere costantemente monitorato il livello di GPL all’interno del serbatoio.

Attraverso il Teleservizio Rex, inoltre, viene mantenuta una connessione continua tra la tua utenza e la centrale operativa.

Il Vantaggio? In caso il serbatoio vada in riserva, la centrale ti avviserà tempestivamente così non correrai più il rischio di rimanere senza gas.

Con WTS Gas puoi gestire il tuo conto e pagare la tua fornitura comodamente da casa. Direttamente dal nostro sito.

E con l’esclusivo Club WTS Gas il relax continua, con i Litri Omaggio che accumuli ogni volta che rifornisci e con la Vacanza Gratuita di una settimana per tutta la famiglia.

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Con il GPL, liberi dalla dipendenza del gas russo

GPL per l'indipendenza energetica

Attualmente, il 15% dei comuni italiani non dipende dalle forniture di gas russe. Si tratta di comuni lontani dalle aree metropolitane e dalle grandi città. Una condizione, oggi mai così vantaggiosa, diffusa in tutta la penisola e soprattutto nelle zone limitrofe alle Alpi e lungo la dorsale appenninica. Questi centri abitati sono tendenzialmente di piccole dimensioni e anche tra i più ricchi del Paese. L’approvvigionamento di GPL avviene attraverso le bombole, in quanto le aree in questione non sono allacciate alla rete di distribuzione del gas metano.

 

I comuni italiani che utilizzano il GPL rappresentano una realtà molto più ampia di quanto si possa immaginare: ben 1.300. Un numero che corrisponde a 7 milioni di utenze, tra imprese e famiglie. Il GPL, lo ricordiamo, viene utilizzato per la cucina, il riscaldamento e per alimentare gli impianti delle aziende.

 

La libertà del GPL è nel trasporto.

Il GPL, rispetto al metano, ha il grande vantaggio di poter essere trasportato in diversi modi: autocisterna, treno e nave. Grazie alla facilità di trasporto, questo gas può arrivare potenzialmente da tutto il mondo, senza quindi essere legato alla presenza di metanodotti. La libertà offerta dal GPL in termini di acquisto permette all’Italia di potersi servire di 18 paesi fornitori, tra cui: Egitto, Algeria, Libia, Francia e Stati Uniti. 

Il GPL, inoltre, è utile non solo al consumo domestico o industriale ma anche per la mobilità. 2,7 milioni sono, a oggi, gli automobilisti italiani che hanno scelto questo gas rifornendosi attraverso una fitta rete di oltre 4.500 punti vendita.

 

GPL: libertà significa risparmio.

L’aspetto oggi più importante è sicuramente il costo: il GPL è molto più conveniente del metano a parità di potere calorifero. Questo significa che per cucinare lo stesso piatto a casa o per trasformare lo stesso prodotto industriale, con il GPL si spende meno rispetto al metano. Un risparmio che può tranquillamente arrivare al 30%. Un beneficio proveniente, oggi più che mai, dalla libertà di poter scegliere il Paese fornitore di gas più conveniente e affidabile.

 

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Processi produttivi: con il GPL si risparmia fino al 30%

Il caro energia sta mettendo a durissima prova tutte le categorie produttive, in particolare quelle legate alla manifattura. Le aziende che oggi utilizzano il Metano come fonte di energia si ritrovano a pagare circa il 400% in più, rispetto a 2 anni fa. Se aggiungiamo gli effetti della pandemia sul mercato, lo scenario diventa estremamente drammatico per l’economia dei processi produttivi.

La soluzione al caro energia: passare al GPL.

Le aziende che attualmente utilizzano il Metano per i processi produttivi e per il riscaldamento, possono convertire agevolmente la fonte energetica con una molto più economica: il GPL.

Passare da metano a GPL, infatti, significa risparmiare fino al 30%. Un abbattimento dei costi evidente che, oggi più che mai, rappresenta un aiuto fondamentale per la sopravvivenza di moltissime aziende.


Perché il GPL conviene più del Metano?

L’esempio grafico mostra chiaramente come il GPL sia più conveniente rispetto al Metano.

Per avere il potere calorifero di 1 m3 di metano servono 745 gr. di GPL. Quindi a parità di energia il Metano costa 1,50 €, mentre il GPL solo 1,20€. Di seguito, riportiamo la panoramica grafica che evidenzia le differenze tra le due fonti energetiche in questione.

GPL processi produttivi e riscaldamento. Risparmio del 30%

 

GPL: con l’agevolazione fiscale il risparmio raddoppia.

Le aziende che utilizzano il GPL per la combustione possono godere di una defiscalizzazione che permette una riduzione fino al 90% sull’accisa gravante sul GPL stesso.

L’agevolazione fiscale viene autorizzata, previa verifica, dalle Agenzie Doganali alle aziende che hanno una volumetria di stoccaggio di almeno 10m3 e almeno due utenze.

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Caro carburanti - Antitrust - accise

Caro carburanti: denunce all’Antistrust, richiesta chiarimenti e taglio alle accise

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Metano +121% in un anno. L’unione Nazionale Consumatori presenta un esposto all’Antitrust.

L’UNC (Associazione Nazionale Consumatori) ha presentato un esposto all’Antitrust per denunciare possibili speculazioni sul caro carburanti.

I rincari hanno coinvolto il GPL con un +34%, ma è stato il Metano a subire l’aumento di prezzo più pesante con un +121% in un solo anno.

Una situazione che ha cambiato totalmente il panorama dei consumatori: oggi per fare un pieno a un’auto a GPL si spendono 9 euro in più rispetto ad un anno fa, mentre per un pieno di Metano costa oltre 16 euro in più.

Si sospetta che dietro al caro carburanti ci possa essere una vera e propria speculazione.

Sulla base di questo dubbio legittimo l’Unione Nazionale Consumatori ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust. Un atto dovuto contro gli inspiegabili rincari di benzina e gasolio. L’UNC ha quindi chiesto che la Guardia di Finanza verifichi eventuali speculazioni lungo la filiera.

 

Ora l’Antitrust chiede informazioni alle compagnie petrolifere.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito dello straordinario aumento dei prezzi della benzina e del gasolio che si è registrato negli ultimi giorni nonché delle numerose denunce ricevute ha notificato, il 18 marzo, precise richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche della collaborazione della Guardia di Finanza.

L’obiettivo è quello di approfondire le ragioni dei rialzi e valutare intervento su eventuale violazione delle norme su abuso di posizione dominante o intese restrittive della concorrenza.

 

Caro carburanti: arriva il taglio sulle accise.

Il 18 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto che prevede un taglio delle accise di 25 centesimi, fino al 30 aprile, su benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburante.

Il decreto contiene le misure urgenti per contrastare gli effetti economici ed umanitari della crisi ucraina.

Nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, il premier Mario Draghi ha dichiarato: «Le misure ammontano a 4,4 miliardi di euro che si aggiungono ai 16 miliardi spesi negli ultimi 6 mesi».

Guarra-ucraina-pre-allarme-gas

Guerra Ucraina: il Mite dichiara il pre-allarme gas

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Lo stato di pre-allarme, primo dei tre livelli di criticità presenti dal piano di emergenza gas è stato da poco dichiarato dal ministero della Transizione Ecologica.

Il Mite dichiara che al momento le forniture di gas restano regolari e adeguate a soddisfare la domanda, ma che il livello di “pericolosità della minaccia alle forniture” derivata dalla guerra tra Russia e Ucraina obbliga a prendere provvedimenti adeguati.

Dalla nota pubblicata sabato 26 febbraio sul sito Snam, lo stato di pre-allarme è stato comunicato “considerato l’attuale stato di guerra presente tra la Federazione Russa e l’Ucraina e che tale situazione insiste sul territorio attraverso cui passa gran parte delle forniture di gas naturale che approvvigionano il sistema italiano”.

 

Guerra Ucraina: le azioni legate allo stato di pre-allarme gas.

Considerando che “il livello di pericolosità della minaccia alle forniture e sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato in ottemperanza del Regolamento UE 2017/1938, da cui derivano gli attuali piani di azione preventiva e di emergenza”.

 

Anche se, teoricamente, il livello di pre-allarme gas venga dichiarato solo nel caso di una riduzione effettiva delle forniture il governo ha “ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali, come discusso anche in sede europea durante l’ultima riunione del Gas Coordination Group dl 23 febbraio”.

 

L’obiettivo, dichiara il Mite, è anche “sensibilizzare gli utenti del sistema gas nazionale della situazione di incertezza legata al conflitto citato anche in relazione all’attuazione dell’Atto di indirizzo del Ministero della Transizione Ecologica del 24 febbraio 2022, benché la situazione delle forniture sia al momento adeguata a coprire la domanda interna”.

Lo stato di pre-allarme gas prevede, tra le diverse misure, che gli operatori gas siano tenuti al massimo rispetto delle previsioni di prelievo e immissione.

In questa fase non è previsto l’avviamento delle misure più consistenti, dette “ non di mercato”.

Al momento, vengono affidate agli operatori l’attuazione di azioni di mercato come:

l’aumento delle importazioni, usufruendo della flessibilità dei contratti in essere;

la riduzione della domanda di gas derivante da contratti di natura commerciale che prevedono la possibilità di interruzione;

l’impiego di combustibili di sostituzione alternativi negli impianti industriali, in base a particolari accordi o clausole nei contratti di fornitura.

 

Snam è chiamata a svolgere un monitoraggio costante della situazione, informando tempestivamente l’Autorità competente, mentre Terna è incaricata di comunicare al ministero, con cadenza settimanale, le previsioni di domanda gas per uso termoelettrico.

 

Fonte: Staffetta Quotidiana

Crisi gas

Crisi Gas: disponibilità invariata, prezzi in crescita

Crisi gas prezzi aumento

Le sanzioni introdotte da Unione Europea, Regno Unito, Canada e Stati Uniti iniziano ad avere i primi effetti sull’economia e sulla finanza russa. Al momento non ci sono conseguenze sui flussi di gas Metano verso l’Europa e in particolare in Italia. Gli ultimi dati, di venerdì 25 febbraio e sabato 26 febbraio, indicano un flusso ancora elevato di gas proveniente dalla Russia in Italia pari 60 milioni di metri cubi.

Sono rimasti ai massimi i volumi anche le forniture provenienti dall’Azerbaigian, circa 25 milioni di metri cubi al giorno, che arrivano attraverso il gasdotto trans-adriatico TAP.

Stazionaria, al momento, la situazione dal terminal di rigassificazione di Porto Viro che contribuisce al fabbisogno nazionale, con oltre 27 milioni di metri cubi.

Rimane costante anche l’import di gas Metano dall’Algeria, con circa 65 milioni di metri cubi.

Una prima variazione negativa si è registrata nella giornata di sabato 26 febbraio, nell’esportazione a Passo Gries, alla frontiera svizzera. Segue una drastica diminuzione del flusso di gas Metano dalla Libia verso il rigassificatore OLT Offshore LNG Toscana.

Buone notizie, infine, dalla produzione nazionale di gas che continua al ritmo di 9 milioni di metri cubi al giorno.

 

Crisi Gas: l’impatto sui prezzi.

La situazione di profonda incertezza dei mercati sta portando i prezzi del gas Metano costantemente sopra i 100 euro/MWh. Il TTF (l’indice di borsa del gas naturale che permette il commercio di gas in tutta Europa), dopo il picco di rialzo di giovedì 24 febbraio in cui sono sfiorati i 133 euro, è sceso a 93 euro/MWh, per poi attestarsi sopra i 110 euro/MWh.

 

Rimane molto alto anche il Prezzo Unico Nazionale elettrico: il prezzo medio sul mercato del 1° marzo si attesta a 271,13 euro/MWh, in aumento rispetto ai 247,04 euro dei giorni precedenti, anche se leggermente più basso rispetto ai 284,29 euro di giovedì 24 febbraio, giorno dello scoppio della guerra.

Sempre dal 1° Marzo anche il gas GPL ha visto un rincaro di 125 dollari/tonnellata. Un trend in salita, seppur molto meno drastico rispetto al gas Metano, dettato sempre dalla complessa e drammatica situazione geopolitica.

Alla luce degli ultimi dati disponibili, il Gas GPL sta guadagnando un ruolo essenziale nella questione del fabbisogno energetico rappresentando, di fatto, una delle alternative più funzionali ed economiche al gas Metano. 

 

Fonte: Staffetta Quotidiana